Il social del saladino: tecnologia e paradossi

Un modo semplice per spiegare come si vive in Arabia è dato dal ricordare che, secondo il calendario islamico, ci si trova nel 1437: in Europa in quegli anni si usciva dal Medioevo, l’America non era ancora stata scoperta, e la chiesa Cattolica ancora non aveva conosciuto nè Lutero nè Enrico VIII, nè tantomeno Galileo. Il mondo che conosciamo oggi, però, è questo anche e soprattutto perché questi incontri, nella storia, sono avvenuti, cosa che l’Arabia non ha avuto la fortuna e l’occasione di vivere (ancora?).

Borgia tweet

Il salto a cui sono stati sottoposti li ha catapultati nel futuro più inimmaginabile – come glielo direste ad un odierno Rodrigo Borgia – per giunta in carica papale – che condannare per eresia il povero Savonarola e destinarlo al rogo è pratica barbara e lesiva del diritto costituzionale alla libertà d’espressione?! Così però è Saudi, resa ancora più estrema da uno strumento che – questo sí, probabilmente a buona ragione –  è alla vera stregua dell’eresia: la tecnologia.

Pare che il Paese al mondo che più utilizza Twitter sia l’Arabia Saudita, ed è proprio un principe del Regno a detenere una delle quote di maggioranza della società stessa. Si vede che questi Sauditi qualcosa da dire ce l’hanno – certo, in non più di 140 caratteri.

Snapchat

Un altro strumento di comunicazione molto utilizzato in Saudi è una applicazione che forse vi stupirà – in primis perché magari non la conoscete, ma di certo ancora di più quando capirete di cosa si tratta: snapchat. È una sistema per inviare immagini o brevi video che, una volta visualizzati, vengono cancellati: fatta la legge (proibitiva) trovato l’inganno (tecnologico). Non è una novità che la reazione al proibizionismo – sia di natura consumistica che comportamentale – porti ad arrangiarsi come si può, ma le piattaforme virtuali stanno davvero rivoluzionando le convenzioni sociali di un popolo abituato a coprirsi ed evitarsi – chissà che magari influisca anche sul modo di pensare delle nuove generazioni.

La reazione governativa a questa liberalizzazione dei contatti la si vede se si compra un iPhone in Medio Oriente: a parte che ce l’hanno solo d’oro (ma questo già lo sapete!), ma non c’è FaceTime, il sistema di Apple per videochiamarsi tra chi possiede un device con la mela morsicata. Vi direte: ma si può sempre usare Skype! Dite il giusto, voi figli dell’era digitale, ma si vede che il Rodrigo Borgia d’Arabia ancora non l’ha scoperto – o quanto meno, nessuno glielo ha detto, ma del resto dopo il fattaccio del Savonarola, chi c’ha il coraggio?!

Un pensiero su “Il social del saladino: tecnologia e paradossi

  1. Massimo Stefanoni

    Brava Vale, gustoso post 🙂 Sarà meglio essere nel 2015 oppure sentirsi nel 1437 ?? Ai posteri “tecnologici” l’ardua sentenza …
    Domadona finale: se siamo nel 1437 come fa il “Rodrigo Borgia d’Arabia” a inviare un tweet datato 1498 ? Magia tecnologica, forse ……

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